Nato a Secinaro (AQ) il 28/07/1935, Mauro Bernabei conseguì la maturità classica nel 1953, presso il Liceo Classico Statale “G. B. Vico” di Chieti, dopo aver compiuto gli studi liceali presso il Pontificio Seminario Regionale. Presso lo stesso seminario frequentò, per un anno, gli studi teologici che proseguì, per altri tre anni, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Interrotti gli studi teologici, si iscrisse alla facoltà di Fisica all’Università La Sapienza di RomaNell’estate del 1963 attese per un mese all’osservazione astronomica ed a misure e calcoli di laboratorio presso l’Osservatorio Collurania di Teramo, sotto la guida del Direttore Prof. Piero Tempesti.
Si laureò in Fisica nel 1965; successivamente, conseguì le abilitazioni all’insegnamento secondario e vinse tre concorsi a cattedra. Parallelamente all’attività di insegnamento, si è occupato di calcolo automatico fin dal 1960, frequentando il corso di Calcolo Numerico tenuto dal Prof. Enzo Aparo che già affrontava lo studio di algoritmi e linguaggi di programmazione (Fortran e Cobol). In seguito, approfondì lo studio del Computer ed acquisì familiarità con i linguaggi Assembler, QBasic e Pascal.
Nel 1980 vinse un concorso straordinario per l’insegnamento all’estero e fu inviato in Turchia come insegnante nel Liceo Scientifico Statale di Istanbul. Nel 1985 fu trasferito in Somalia, al Liceo Scientifico Statale di Mogadiscio, dove svolse pure la funzione di Preside incaricato. Nel 1988 fu trasferito al Liceo Scientifico Parificato di San Paolo in Brasile ed infine, nel 1991, fu trasferito in Francia, al Liceo Scientifico Statale di Parigi. Tornato in Italia, pose fine all’attività d’insegnamento nel 1994.
Ha coltivato con particolare interesse la musica, non limitandosi al semplice ascolto, ma affrontando, da autodidatta, lo studio teorico e pratico della composizione.
Pur non avendoli pubblicati, ha prodotto diversi lavori di Fisica e Matematica, fra cui una diffusa esposizione dell’Analisi complessa relativa alla funzione Zeta di Riemann, dalla quale ha estratto e diffuso in Rete la traduzione italiana, con testo originale a fronte, della celebre memoria di Riemann, traduzione non disponibile prima.
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